Plastic Bank: Trasformare L’Inquinamento In Denaro

Treeonfy per la rimozione della plastica supporta Plastic Bank, un’azienda fondata a Vancouver da David Katz e Shaun Frankson. Si pone come obbiettivo la creazione di ecosistemi di riciclaggio nei paesi sottosviluppati tentando di ovviare a due grossi problemi: l’inquinamento e la povertà.

Cos’è Plastic Bank

Tutto inizia dopo una serata in sala giochi in cui i fondatori notano dei ragazzini scambiare i ticket vinti con dei premi.

Partendo da questo concetto si è voluto creare un modello in cui viene dato valore a ciò che le persone scartano permettendo, quindi, di ricevere una somma in cambio dei rifiuti recuperati utile a ottenere beni o servizi materiali.

Plastic Bank consente alle persone che vivono in situazioni di enorme povertà di raccogliere la plastica e ricevere in cambio benefits di enorme valore, come ad esempio: tasse scolastiche, assicurazioni mediche, farmaci, accesso a internet, buoni carburante con lo scopo di aumentare sempre più la lista dei servizi offerti.

Plastic Bank ricicla le plastiche raccolte con lo scopo di inserirle nuovamente nella catena di approvvigionamento. L’azienda attualmente è presente in numerosi paesi come Perù, Indonesia, Filippine, Egitto e Brasile con l’obbiettivo di raggiungere presto Colombia e Vietnam.

Come funziona Plastic Bank

Plastic Bank ha creato una serie di negozi nei paesi meno sviluppati del pianeta in cui portando la plastica raccolta si riceve un valore economico al kg che può essere scambiato con beni e servizi di prima necessità.

L’azienda “paga” la plastica circa 40 centesimi al kg alle persone e la vende, a sua volta, a imprese che la riutilizzano nella propria produzione interna.

Un sistema semplice basato sul concetto di economia circolare in cui un prodotto non deve essere scartato ma riciclato per un nuovo utilizzo. In questo caso la sostenibilità non è solo nello smaltimento puro di uno scarto ma anche nel portare valore al territorio in cui si opera, migliorando la vita delle persone.

A supportare l’iniziativa è entrata IBM con la creazione di un wallet digitale sotto forma di app che sfrutta la tecnologia blockchain. L’app quindi è in grado di tenere monitorato il quantitativo raccolto e conservare i guadagni generati per evitare di essere derubati di denaro fisico.

I numeri di Plastic Bank

Secondo le stime della University of Georgia in 60 anni sono stati prodotti più di 8 miliardi di tonnellate di plastica di cui più di 6 miliardi sono diventati scarto e, di questi rifiuti, l’80% (4,8 miliardi di tonnellate) è finito nell’ambiente, soprattutto negli oceani.

 Facendo un rapido calcolo, se venissero pagati 40 centesimi per 4,8 miliardi di tonnellate di plastica, verrebbero generati quasi 2 mila maliardi di euro, una cifra così grande che si fa fatica a immaginare.

Tenendo presente che basterebbero “solo” 500 miliardi di euro per raggiungere l’obbiettivo dell’Onu 2030 di eliminare la fame del mondo, possiamo affermare che l’impegno nel ripulire il pianeta sia fondamentale per preservarne la sua salute, e una grande opportunità di finanziamento per gli obbiettivi prefissati.