La tua carriola
La tua carriola è vuota
La tua carriola è vuota
Quando parliamo di cambiamenti climatici, la tendenza è quella di guardare verso l’alto, concentrandosi sull’aria che respiriamo o sulle stagioni ormai in fase di sconvolgimento.
Gli oceani sono uno dei fattori fondamentali per la stabilità della vita sulla terra infatti, circa il 40% di tutta la CO2 immessa nell’aria viene assorbita dall’acqua presenta nel pianeta che ne ricopre il 70% della superficie.
Gli oceani, inoltre, sono una grande fonte di cibo, l’elemento che produce più ossigeno puro, ospitano la più grande biodiversità presente nella terra e regolano il clima.
Tutta la plastica riversata sugli oceani si ripercuote sugli equilibri dell’ecosistema marino con conseguenze evidenti anche sulla terra ferma.
Con il ritmo di inquinamento registrato ad oggi, si stima che entro il 2050 tutti gli uccelli marini avranno della plastica nello stomaco e negli oceani sarà presente più plastica che pesci.
Uno studio del WWF ha portato alla luce un dato sconcertante. Non solo gli animali, ma anche gli esseri umani assumono in media 5 grammi di plastica a settimana attraverso il cibo ingerito proveniente dal mare o da elementi nutriti con acque contaminate, l’equivalente circa di una carta di credito.
Consapevole dell’importanza degli oceani nell’assorbimento della co2 immessa nell’aria, l’Unione Europea ha preso serie e concrete precauzioni per salvaguardare e ripristinare l’ecosistema marino.
Durante la conferenza Our Ocean, evento in cui paesi di tutto il mondo, popolazione e industria si incontrano per decidere azioni concrete in favore della protezione degli oceani, l’UE ha sottolineato la propria volontà di esporsi concretamente presentando un elenco di azioni concrete da mettere in atto dal valore di 1 miliardo di euro.
Gli impegni presi dall’Unione Europea coprono sei temi fondamentali: presidio e salvaguardia delle aree marine protette, riduzione dell’inquinamento marino, lotta agli scompensi marini causati dai cambiamenti climatici, sviluppo di economie marine sostenibili, promozione di pesca su piccola scala e acquacoltura sostenibili, ottenere oceani sicuri e protetti.
Ci sono una serie di precauzioni che quotidianamente possiamo attuare per portare il nostro piccolo contributo.
Ricordiamoci sempre che la piccola azione del singolo, unità a tante altre singole azioni, portano straordinari risultati.
La cattiva gestione dei rifiuti urbani è il fattore principale dell’inquinamento nel mare. È fondamentale ridurre il consumo di plastica, in favore di materiali riciclati e sostenibili, e smaltire i rifiuti nel modo corretto adottando un’efficace raccolta differenziata.
Favorire materiali riutilizzabili riduce notevolmente la produzione di rifiuti, diminuendo di conseguenza la quantità di spazzatura che quotidianamente finisce in mare.
Tutto ciò che finisce in mare, e viene mangiato dai pesci, viene successivamente ingerito da noi quando consumiamo i nostri pasti.
L’impatto ambientale dell’uomo sulla terra si riversa in ogni elemento naturale, anche negli oceani. I cambiamenti climatici contribuiscono a rendere più acidi gli oceani distruggendone gli ecosistemi e favorendo disastri naturali che alternano forti uragani, aumenti delle temperature e grandi siccità.
Aiutare il pianeta spesso non costa nulla, semplicemente un po’ di impegno. Impegniamoci a salvarlo.
E se senti di voler fare qualcosa in più, puoi rimuovere proprio ora 10kg di plastica da qui.
2 commenti
Amore e rispetto per il nostro 🌏🌎🌍come se fosse la nostra 🏠❤️🙋
Concordo al 100 💯💓🙏 save the Planet 🌍🌎🌏