Quali sono le 5 cause principali della Deforestazione?
Eppure, anziché combattere in prima linea per la sua tutela e conservazione, siamo proprio noi esseri umani a distruggere incessantemente alcune delle sue fonti d’origine, tra cui le foreste. Queste, infatti, assorbendo anidride carbonica attraverso la fotosintesi clorofilliana rilasciano nell’atmosfera ossigeno, l’elemento chimico indispensabile per la nostra esistenza. La loro distruzione, conosciuta come fenomeno di deforestazione, avviene per poter svolgere alcune principali attività economiche.
Ma andiamo per gradi.
COSA S’INTENDE PER DEFORESTAZIONE?
Quando si parla di deforestazione s’intende la conversione di una foresta a un’altra forma d’uso del territorio (ad esempio per fini agricoli e pascolivi, estrattivi, edilizi, infrastrutturali) o la riduzione nel lungo periodo della copertura arborea al di sotto del limite del 10% (FAO, 2001). La deforestazione non è un fenomeno stabile, ma quel che è sicuro è che tenderà ad aumentare in maniera esponenziale a meno che – collettivamente – non vengano adottate delle strategie sostenibili. Le foreste che hanno subito le perdite più impressionanti sono in ordine decrescente quelle del Sud America, Nord America, Africa, Asia, Australia e infine l’Europa, rinomata per la sua eccellente gestione delle foreste (8BillionTrees.com).
QUALI SONO LE CINQUE CAUSE PRINCIPALI DELLA DEFORESTAZIONE?
Si possono verificare episodi notevoli di deforestazione a seguito di fenomeni naturali quali uragani, alluvioni o incendi, ma le cause preponderanti di questo fenomeno sono determinate dall’azione dell’uomo. In questo articolo ci concentreremo proprio su quest’ultime, spiegando brevemente quelle che sono le cinque cause principali della deforestazione legate ad attività umane.
1. L’ESPANSIONE DELL’AGRICOLTURA
Il primato indiscusso lo detiene l’agricoltura praticata nei paesi tropicali e subtropicali che, tra il 2000 e il 2010, ha causato l’80% della deforestazione (8BillionTrees.com). Banale dire che la produzione alimentare sia essenziale, ma - come anche sostiene l’organizzazione 8BillionTrees - occorre individuare delle modalità che rendano possibile un punto di equilibrio tra i fabbisogni nutritivi delle persone nel mondo con i bisogni del nostro ecosistema al collasso.
2. L’ALLEVAMENTO DI BESTIAME
L’abbattimento di ampie aree di foresta non avviene solo per coltivare prodotti finalizzati direttamente alla nutrizione dell’uomo, ma si necessita infatti di ulteriori grandi terreni agricoli destinati alla coltivazione di alimenti per il nutrimento del bestiame. Ecco perché all’espansione dell’agricoltura si lega conseguentemente un’altra causa di deforestazione: l’allevamento di bestiame. Gran parte della deforestazione è causata così da esigenze provenienti dai terreni agricoli, molti dei quali vengono utilizzati per coltivare soia; oltre il 67% di soia viene utilizzato per sfamare gli animali, principalmente polli e maiali. La coltivazione di soia, l’estrazione di olio di palma e l’allevamento del bestiame contribuiscono notevolmente alla deforestazione per necessità agricole (8BillionTrees.com). Ma se pensiamo che queste siano delle realtà molto distanti da noi e che non ci riguardino personalmente, ci basti pensare ad esempio che l’olio di palma si trova in circa il 50% dei prodotti confezionati acquistabili nel nostro supermercato.
3. TRIVELLAZIONE DEL SUOLO
La trivellazione del suolo e l’estrazione mineraria sono la causa del 7% di tutta la deforestazione. Anche quando l’attività estrattiva non comporta direttamente l’abbattimento di aree forestali, il processo di estrazione di risorse dal sottosuolo spesso può determinare la produzione di grandi quantità di inquinamento (8BillionTrees.com) dell’aria, dei terreni e delle falde acquifere.
4. ESTRAZIONE MINERARIA
All’estrazione mineraria si legano le medesime questioni relative alla trivellazione del suolo, in quanto questa rappresenta sia una causa di deforestazione sia d’inquinamento e incidenti industriali. Alcune di queste questioni potrebbero trovare risoluzione attraverso il miglioramento delle misure di sicurezza e dell’ambiente, ma stabilire una serie di regole e di restrizioni che debbano valere uniformemente a livello mondiale è fortemente problematico, dal momento che non tutte le nazioni le seguirebbero; per questa ragione sarebbe opportuno trovare delle soluzioni ad hoc con ogni singolo governo. Gli uomini possono effettivamente fare qualcosa per questo problema, invece di stare in attesa e di parlare sulle sue possibili soluzioni (8BillionTrees.com).
5. INCENDI
Il 2020 non lo ricorderemo esclusivamente per l’ingresso del Covid-19 nelle nostre vite, ma anche per quello scenario apocalittico delle foreste australiane in fiamme che passava in onda nei telegiornali. Gli incendi incessanti che hanno devastato l’Australia meridionale per otto interminabili mesi hanno bruciato oltre diciotto milioni di ettari di territorio, provocando danni incalcolabili alla fauna e distruggendo il 21% della copertura forestale australiana (Lifegate). Questi fuochi non solo hanno determinato delle devastanti ripercussioni sull’ecosistema, ma sono stati anche occasione per alcuni scienziati di comprendere come le precedenti deforestazioni abbiano avuto un ruolo centrale sulla recidiva degli incendi e sulla loro gravità: conseguentemente al processo di deforestazione si verifica infatti sia la deposizione di detriti nel suolo che vanno ad aumentare la quantità di materiale infiammabile sia, inoltre, l’alterazione della composizione della foresta, rendendo le aree disboscate più calde e più asciutte (Lifegate).
Tra le altre cause troviamo sicuramente l’espansione urbana, che determina l’abbattimento di alberi per la costruzione di infrastrutture come le dighe, ma anche la famigerata produzione di carta, nonché la ragione più comunemente conosciuta quando si parla di deforestazione.
Questo fenomeno, dunque, come spiegato nel corso dell’articolo, avviene principalmente a causa dell’uomo e l’uomo soltanto può trovarne delle valide alternative per porvi fine, tra queste il fenomeno inverso: LA RIFORESTAZIONE.
È esattamente su questo versante che Treeonfy agisce: albero dopo albero, foresta dopo foresta, la missione di Treeonfy è proprio quella di restituire l’ossigeno indebitamente sottratto al nostro pianeta. Il nostro ecosistema è al collasso, ma noi, insieme a Treeonfy, possiamo aiutarlo prima che sia troppo tardi per lui… e per noi.