Fiamme e futuro: l’Italia che brucia

Fiamme e futuro: l’Italia che brucia

Gli incendi boschivi non sono solo un’emergenza estiva: in Italia colpiscono il suolo, riducono la biodiversità e alterano  gli equilibri di interi ecosistemi. Negli ultimi anni, dopo il picco del 2021, le superfici bruciate sono diminuite, ma il  problema resta grave, soprattutto al Sud e nelle isole.  

 

Cosa accade al suolo  

 

Il fuoco brucia la sostanza organica e distrugge la  microfauna, rendendo il terreno meno fertile. 

 

Gli effetti principali sono: 

• Erosione: lo strato superficiale ricco di nutrienti viene  trascinato via dalle piogge. 

• Idrofobicità: il terreno diventa impermeabile,  aumentando il rischio di frane. 

• Perdita di biodiversità del suolo. 

 

Questi danni si sommano agli effetti della crisi climatica e  della gestione inadeguata del territorio. Con i nostri progetti  di riforestazione e tutela del suolo possiamo avviare il  recupero. 

 

 

Impatti su flora e fauna  

 

Vegetazione

2024: 46% delle aree bruciate erano latifoglie  sempreverdi (leccete, macchia mediterranea), 37%  latifoglie decidue (querceti, faggete), 14% conifere. Questi ambienti possono impiegare decenni per  rigenerarsi.  

 

Fauna

Gli incendi provocano mortalità diretta e perdita di habitat.  Specie come orso bruno marsicano, camoscio appenninico  e rapaci vedono ridursi le aree vitali. Anche gli insetti  impollinatori subiscono gravi perdite, con conseguenze  sugli ecosistemi. 

 

Progetti come la creazione di corridoi ecologici aiutano gli  animali a sopravvivere e ripopolare le zone colpite.  

 

Andamento degli incendi in Italia  

 

Anno 

Ettari  

bruciati 

Note principali

2021 

~160.000 

Record decennale; Italia prima in Europa.

2022

~68.500 

Dato sopra la media decennale.

2023


Sicilia e Calabria: 83% delle superfici forestali colpite.

2024

~51.400 

2/3 della media 2018–2023; boschi mediterranei i più  danneggiati.

2025* 

~30.988

Da gennaio a luglio; danni anche ad aree agricole e protette.

*Dati aggiornati a luglio 2025.

 

Tendenze  

 

La superficie bruciata è scesa rispetto al 2021, ma la  frequenza e l’intensità degli incendi restano elevate. Le  regioni più colpite sono Sicilia, Calabria, Sardegna e  Campania, dove caldo e vento facilitano la propagazione. 

 

Come possiamo intervenire 

 

La prevenzione passa da: 

• Gestione attiva del sottobosco e manutenzione delle  aree rurali. 

• Educazione delle comunità locali. 

• Ripristino degli ecosistemi dopo l’incendio.  

 

Ogni contributo conta. Puoi adottare un albero o partecipare ai progetti Treeonfy per ricostruire habitat naturali e  proteggere la biodiversità italiana.

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