La tua carriola
La tua carriola è vuota
La tua carriola è vuota
È in atto un vero e proprio movimento di controllo delle foreste da parte dei loro abitanti, le popolazioni indigene che, aiutate da strumenti tecnologici, stanno ottenendo ottimi risultati in quest’attività importantissima.
L’unione tra profonda conoscenza del territorio e tecnologia, risulta essere la migliore arma contro attività illecite di deforestazione massiva. Uno studio pubblicato su PNAS mette in evidenza gli enormi risultati ottenuti dagli abitanti della Foresta Amazzonica Peruviana.
L’esperimento ha dotato le popolazioni indigene del Perù di applicazioni create ad hoc in grado di ricevere aggiornamenti, rilevati via satellite, su situazioni potenzialmente critiche nel territorio. Gli indigeni, grazie alle velocità di comunicazione, sono stati in grado di intervenire tempestivamente inviando alle autorità competenti il problema o, addirittura, risolverlo direttamente con i responsabili.
Oltre a interrompere attività criminali in atto, questo esperimento è stato di enorme aiuto per monitorare costantemente l’andamento della deforestazione massiva rilevando aree critiche ancora sconosciute.
Durante il primo anno di controllo della deforestazione massiva, sono stati risparmiati più di 8 ettari di foreste grazie alle attività svolte dalle popolazioni indigene.
Questo dato mostra l’enorme potenziale di successo che questa proposta potrebbe avere se affinata e prolungata nel tempo.
Ricordiamo, però, che le popolazioni indigene lasciate sole non potranno mai sopperire all’enormità del problema che colpisce la Foresta Amazzonica da moltissimi fronti. È necessario l’appoggio e il coordinamento di uno stato allineato alle necessità del suo territorio. Stato che spesso sembra guardare maggiormente agli interessi economici a discapito di quelli ambientali.
Negli ultimi giorni non solo le attività criminali continuano le loro attività di deforestazione, anche il governo Brasiliano sembra voler contribuire alla riduzione del polmone verde più grande del mondo.
Jair Bolsonaro si è fatto portavoce di un progetto legge che propone l’esclusione del Mato Rosso dall’Amazonia Legale.
Alla cosiddetta “Amazzonia Legale” fanno parte 9 regioni del Brasile tra cui il Mato Rosso, chiamato in causa dal decreto legge, composto per la metà da Foresta Amazzonica. L’amazzonia Legale è caratterizzata da precisi regolamenti contro la deforestazione e impone di preservare almeno l’80% di foresta al suo interno.
La natura del decreto legge è di carattere economico infatti, seguito di approvazione, porterebbe le industrie agricole estrattive a minori imposizioni e regolamenti restrittivi.
TREEONFY si pone come obbiettivo la lotta alla deforestazione massiva nel mondo. Un obbiettivo ambizioso che sta portando passo dopo passo buoni risultati grazie al sostegno sempre maggiore delle persone, sensibili al problema, e alle aziende che condividono valori di sostenibilità e rispetto per l’ambiente.
Se vuoi aiutare in questa importantissima missione ti invitiamo a visitare il nostro sito in cui potrai acquistare con pochi euro la tua foresta anche in abbonamento mensile, che verrà piantata nelle zone maggiormente colpite dalla deforestazione.
Potresti, con meno di 10 euro al mese, restituire al pianeta una foresta con oltre 300 alberi e vederla crescere dal tuo profilo personale su Treeonfy.